Non è la madre di Marco, Michele o Maurizio. E' la madre che quando non ce la fa, tira fuori l'asso dalla manica e te lo piazza tra le mani del bambino. Ma che vuoi che faccia un po di cartoni (sono pensati per loro no?) o che faccia una partitina con qualche gioco ( sono educativi, vero?). Erano o no nativi digitali i bambini nati dal due mila in poi? Allora se sono già nati con le dita plasmate per toccare schermi tattili perchè farci tante seghe mentali se li piazziamo davanti per una mezz'oretta.
Siamo mamme, con una certa pazienza, con certi limiti. E loro sono bambini, con certi capricci indecifrabili certe volte.
Ci giustifichiamo in mille modi, cerchiamo la scusa giusta da dare a noi stesse per sentirci meno madre di merda a lasciare tuo figlio rimbambito davanti ad un tablet. Poi i sensi di colpa sono cosi grandi che tiri fuori pongo, tempere, sabbiolina, pennarelli per compensare e magicamente diventi Montessori in persona. 
Personalmente i sensi di colpa li ho sempre, soprattutto quando sento Gael dire Peppa Pig e oink. Che io non gli ho mai insegnato.

Pulisco tutti in casa, le manine sporche, la boccuccia piena di cioccolata dopo la merenda, il pannolino, rinfresco...
Se le mie salviettine potessero parlare sarebber piu o meno quello cio' che direbbero. Sto usando le salviettina di Linea Mamma Baby che mi sono state recapitate in casa. Ormai non porto piu con me la borsa del cambio, ma solo lo zainetto di Gael con l'indispensabile dentro (merenda+acqua+salviettine+giochi) e niente piu. Perchè scegliere queste salviettine e perchè continuero' a comprarle? Perchè sono ormai addicted alla profumazione di questo marchio. Usiamo tutta la linea per il bagnetto, e sa di buono, di bambino, di antico. Ed è tutta naturale!

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Arrivo tardi, quasi due anni dopo mi sono accorta di essere grassa. E puntualizzo, si forse non lo sembravo perchè sono il classico esempio della fintamagra. Ma io ero grassa, cicciottella, robustina, rotolina.
Ho evitato il problema finchè ho potuto, mi guardavo allo specchio una volta vestita, mettevo i mutandoni, quelli con i fiorellini ed cuoriccini insomma, che non segnavano. Poi pero' mi sono stufata.
Non avevo piu la scusa di allattare (finche allattavo mi mantenevo in linea, il disastro è successo dopo), e forse forse era ora di riprendersi le rendini della bilancia in mano.
Non tanto per i kg in piu accumulati da abbuffate senza fine di pizza e patatine, per finire con i gelati. Ma per l'autostima ed il bisogno di sentirsi quella di prima è stato il mio in put. Bisogno di uscire dalla valanga di pannolini finora cambiati e dai litri di latte munti.
Io sono portabandiera della MAMMA SI, MA DONNA PURE. Quindi ho iniziato una dieta, e la prima reazione sono stati i pianti. Ero psicologicamente distrutta ad affrontare una dieta cosi restrittiva, e indovina un po'? Mollata una settimana dopo. Ho puntato sull'attività fisica, sudando piu' di un criceto sulla ruota, 6 giorni su 7. Ho ripreso la variante della dieta precedente piu blanda, ho sgarrato in continuazione. Insomma, cosa vuoi che sia un quadrattino di cioccolata in piu, pure fondente. Ho iniziato a fare joggin, fare pesi, misurarmi e scattarmi una tonnellata di #Belfie.
Ho pensato di mandare a caccare tutto, e vestirmi col burka. Ho pensato anche che ora o non piu, io voglio indietro il mio corpo, quello sacrificato con un parto vaginale. Quello che prima di riempirsi di cellulite, culo piatto, tette cadenti, braccia a budino, pancia floscia, era il mio corpo. Io voglio indietro lui.
Perchè io non ero una mamma figa, che quando aveva il pancione pesava 50kg + 3 del bambino. Io ne ho messo su 17kg all'ultima pesata, poi ho smesso per un anno. Io ho avuto una gravidanza normale, come tutte le donne che diventano balene e camminano a papera. Sono passata da Smeralda a Quasimodo con perdita di ciocche di capelli compresa.
Mi sono allenata per 45 giorni. Ho mangiato sano (nei limiti del possibile, il mio pranzo della festa rimane un trionfo di porcate tutte messe insieme. Tipo lasagne con la nutella). Ed ho avuto risultati.

 Il titolo originale voleva essere "(senza sbarre e senza drammi") il che sarebbe stato pura utopia. Perchè si che ora dorme da solo e tira tutta la notte, ma il pre nanna è ancora dura, e per quanto noi cerchiamo di sfinirlo giocando con lui è lui che sfinisce noi. Il mio moto è sempre "chi la dura la vince" ed io non mollo. Superato il momento di lasciare andare a morfeo Gael, tutto fila molto piu liscio.
Ho decorato la sua stanza tutta a misura di bambino. Ha uno spazio lettura, i giochi a portata di mano, un tavolino dove colorare (e da colorare). Ho cercato di rendere confortevole i suoi spazi, di far sentire quella cameretta il suo piccolo mondo dove sentirsi a suo agio. Ho messo qua e là delle lampadine LED per la notte ed ho comprato un pupazzo luminoso con cui dorme abbracciato. Si ricarica per 5 ore durante il giorno e rimane illuminato per 10 ore durante la notte. Ho messo anche qualche lucina in giro per casa e camera nostra, semmai volesse raggiungerci nel lettone.
Ho aspettato i suoi tempi. Non ho mai forzato Gael a fare nulla che lui non volesse, ho aspettato la fine dell'allattamento per vedere come erano i tempi dei suoi risvegli, infatti appena tolto il seno ha sempre dormito tutta la notte. Ho preso un lettino basso, ho messo un materasso sotto al letto, che di notte tiro fuori per evitare cadute sul pavimento. Finora non è mai successo, ma meglio qualche misura di sicurezza in piu.
Quando ho visto che era pronto ci siamo buttati!
Un libro, le lucine, il suo pupazzo, l'orsacchiotto luminoso, e tanta pazienza! Ma una volta crollato, dorme sereno nel suo lettino, con le sue cose, nella sua cameretta.
Per chi non ha mai fatto co sleeping per paura di viziare un bambino? Ebbene, io sono orgogliosa delle mie scelte, allattamento prolungato per 18 mesi, co sleeping per 22. Nessuna tragedia e nessun vizio.