- ottobre 23, 2014
- 0 Comments
L'assenza dal blog dovuta al trasloco, ed anche assenza di connessione ad internet, non era prevvista, anzi pensavo di poter essere piu "presente" online.
Nel frattempo abbiamo goduto di queste giornate calde in riva al mare tra una crepes e l'altra.
- ottobre 22, 2014
- 0 Comments
Usare il turbante è più facile da fare che da dirsi, una volta imparato a fare il doppio giro centrale il resto è una passeggiata. Ormai il mio motto è "messy hair I don't care", ed oltre a legarli ho trovato il foulard un buon alleato in casi di capelli disperati. Vi presento quattro modi di legare il turbante, i più facile da fare e non richiede più di due o tre volte di pratica per buttarvi in nodi più difficili! Il doppio giro è davvero facile da fare, una volta incrociat i due lembi del foulard dovete incrociarli nuovamente ed annodarli dietro la nuca . Se volete lasciare la parte superiore della testa libera dal foulard basta piegare il turbante in un rettangolo, invece se volete coprire tutta la testa allora piegatelo a triangolo.
- ottobre 15, 2014
- 1 Comments
Tempo fa ho finito di leggere il libro Metodo maman di Pamela Druckerman, una scrittrice giornalista americana che abita a Parigi ed ha vissuto sulla propria pelle cosa significa crescere un bambino in terra francese.
Mentre leggevo i miei pensieri erano, "si è vero", "anche questo è vero" "mon dieu è tutto verissimo!". I punti principali sono i seguenti.
Parto. Medicalizzato, non ho mai nemmeno sentito parlare di vasche o docce. Arrivi, ti sdrai nel tuo lettino dove non potrai più alzarti, che il tuo parto duri dieci minuti o venti ore. Ti mettono in monitoraggio e l'anestesista ti fa l'epidurale. Non esiste nella cultura francese il pensiero di partorire al naturale. Alle francesi non piace soffrire, e nemmeno le ostetriche capiscono come si faccia senza, erano basite quando raccontai che se avessi partorito in Italia l'epidurale non era garantita ( ed a volte nemmeno gratis). Una volta nato molti ospedali fanno il room in, ed una infermiera verrà a farvi visita a casa per vedere se le condizioni della mamma e bambino sono ottimali. Se tutto andrà bene non vedrete mai il ginecologo.
Allattamento. Molte allattano, ma quasi nessuna arriva oltre ai cinque o sei mesi, questo perchè non si hanno ore di allattamento (o per lo meno non troppe) una volta rientrate a lavoro. Socialmente l'allattamento prolungato non è ben visto, considerato un attaccamento morboso tra madre e figlio. Personalmente non conosco nessuno che abbia allattato oltre i quattro mesi. I migliori alleati sono ciuccio, biberon e latte artificiale.
Creche. I bambini ci vanno sin da piccolini, questo per lo stesso discorso di prima, le madri già al terzo mese di nascita del bambino rientrano a lavoro. La maggior parte non per obbligo, ma scelta delle francesi di rientrare nella vita lavorativa il prima possibile senza lascia in disparte la maternità. Insomma le cose si complementano e nessuna delle due esclude l'altra. Chi non ha la fortuna di entrare in una creche comunale (quelle private possono costare migliaia di euro all'anno) lasciano i bambini a carico delle nounous, babysitter che si prendono cura di un piccolo gruppo di bambini solitamente nel loro domicilio. Ne incontro tante al parco di mattina quando porto Gael a socializzare con questi bambini. I costi sono ammortizzati dagli aiuti statali che ogni famiglia ha diritto di ricevere.
Cibo. Lo svezzamento francese è semplicissimo. Dal quarto mese si introducono le verdure in purea e dal quinto la frutta. Si andrà avanti cosi fino al sesto mese quando si introdurranno i primi pezzettini di cibo solido, gradualmente passerà a mangiare le identiche cose che un adulto mangia in formato miniature. Dimenticate liofilizzati, farine, brodi, ecc... Spesso al supermercato si trovano piatti già pronti per neonati, e molte mamme li usano per le giornate in cui non hanno tempo di dedicarsi alla cucina.
Sonno. Scordatevi il co sleeping, se l'allattamento è visto male il condividere il lettone sembra assolutamente vietato. Ogni volta che ne parlerete guarderanno vostro marito con una espressione di pena e commiserazione.
Le mamme che ho incontrato facevano dormire i bambini nelle loro culle, anche se si lamentavano o piagnucolavano venivano lasciati nella loro stanza finchè non si addormentavano in totale autonomia. Un metodo Stivil molto soft. I bimbi piu grandi invece vanno a letto tra le 20.30 e le 21, in camera loro e si addormentano soli anche in questo caso. Un po' di coccole e storielle e poi si lasciano da soli con la porta chiusa e una lucina accesa in camera loro.
A settimana prossima per la seconda parte!
( Ho dovuto separare il post in due parti perchè non trovo mai il tempo per scrivere e pubblicarlo per completo, colpa trasloco, bambino e lavoro)
- ottobre 13, 2014
- 0 Comments
- ottobre 06, 2014
- 1 Comments