Che cosa eccitante ritrovarsi a letto con duecentomila fazzoletti usati e gli occhi in fiamme. Dopo l'influenza del baby, dopo l'operazione dell'unghia incarnita del marito, ecco me che non riesco a smettere di starnutire. Ed in piena estate, a meno di quattro fermate di tram dalla spiaggia, pensavo che noi ancora non siamo stati al mare. Ma nemmeno una passeggiata sulla promenade!
(Pausa fazzoletto).
A che serve vivere al mare se poi al mare non ci vai mai? A questo punto, è come vivere a Lille. Eh si, noi abbiamo vissuto là. E vi racconto la mia esperienza nel nord della Francia.
Da paura.
Si, metti la sfiga, metti il freddo, metti un sacco di cose insieme, ma io non ci tornerei piu. Ci siamo imbarcati a Febbraio, e già mio marito aveva tentato di salire sull'aereo con un cacciavite in tasca. L'unica persona che può dimenticarsi di avere un cacciavite nella giacca, mio marito. Ma comunque dopo varie consultazioni tra la polizia della dogana ci fanno imbarcare e ci ridanno il nostro tanto amato cacciavite, con cui possiamo salire a bordo perchè tanto non superava i cm massimi permessi. Cioè non puoi portarti le forbicine per le unghie, ma un cacciavite di medie dimensioni si.
Sbarcarti a nord, la prima impressione è quella di essere dentro al film "Benvenuti al nord", quello francese, non quel pseudo film italiano con Bisio. Freddo, grigio, la gente fluorescente da quanto fosse bianca, e pure bruttini. Ospitali si.
Sembra che la Francia sia divisa in due, a sud di Parigi, gli stereotipati francesi, a nord... l'opposto. Un pò campagnoli, vestono un pò cosi, strade sporche, delinquenza, ubriachezza molto molesta, e tantissime ragazze madri.
Mio marito lavorava in una azienda al confine col Belgio, io stavo a casa. Fuori nevicava o pioveva. E nessuna anima viva che uscisse in quel villaggio.
Poi l'aggressione. Viene buttato a terra e con un coltello di enormi dimensioni gli tagliano la mano, dal pollice al palmo. Metti l'operazione, ricovero, e dimissioni.
Io già non molto convinta, quella storia ci ha dato l'input di tornarcene a sud.
In meno di una settimana avevamo comprato i biglietti aerei. Col mio pancione mi imbarco e saluti le terre degli Ch'ti.
Ora che viviamo in Costa Azzurra, posso dire che di qui io non mi schiodo piu.
Magari un giretto in spiaggia appena finisce questo giro di influenza che ci sta mettendo ko, perchè no.
(Pausa fazzoletto).
A che serve vivere al mare se poi al mare non ci vai mai? A questo punto, è come vivere a Lille. Eh si, noi abbiamo vissuto là. E vi racconto la mia esperienza nel nord della Francia.
Da paura.
Si, metti la sfiga, metti il freddo, metti un sacco di cose insieme, ma io non ci tornerei piu. Ci siamo imbarcati a Febbraio, e già mio marito aveva tentato di salire sull'aereo con un cacciavite in tasca. L'unica persona che può dimenticarsi di avere un cacciavite nella giacca, mio marito. Ma comunque dopo varie consultazioni tra la polizia della dogana ci fanno imbarcare e ci ridanno il nostro tanto amato cacciavite, con cui possiamo salire a bordo perchè tanto non superava i cm massimi permessi. Cioè non puoi portarti le forbicine per le unghie, ma un cacciavite di medie dimensioni si.
Sbarcarti a nord, la prima impressione è quella di essere dentro al film "Benvenuti al nord", quello francese, non quel pseudo film italiano con Bisio. Freddo, grigio, la gente fluorescente da quanto fosse bianca, e pure bruttini. Ospitali si.
Sembra che la Francia sia divisa in due, a sud di Parigi, gli stereotipati francesi, a nord... l'opposto. Un pò campagnoli, vestono un pò cosi, strade sporche, delinquenza, ubriachezza molto molesta, e tantissime ragazze madri.
Mio marito lavorava in una azienda al confine col Belgio, io stavo a casa. Fuori nevicava o pioveva. E nessuna anima viva che uscisse in quel villaggio.
Poi l'aggressione. Viene buttato a terra e con un coltello di enormi dimensioni gli tagliano la mano, dal pollice al palmo. Metti l'operazione, ricovero, e dimissioni.
Io già non molto convinta, quella storia ci ha dato l'input di tornarcene a sud.
In meno di una settimana avevamo comprato i biglietti aerei. Col mio pancione mi imbarco e saluti le terre degli Ch'ti.
Ora che viviamo in Costa Azzurra, posso dire che di qui io non mi schiodo piu.
Magari un giretto in spiaggia appena finisce questo giro di influenza che ci sta mettendo ko, perchè no.
- giugno 29, 2013
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