Attachment Parenting (AP) Far crescere i figli con empatia.
gennaio 29, 2013
Un'altra idea sottintesa è che i genitori, ma soprattutto i bambini, tendono istintivamente verso l'errore. I bisogni del neonato sono "capricci", i suoi comportamenti sono pericolosi per sé oppure socialmente inaccettabili, maliziosi oppure selvaggi. Allevare un bambino significa, secondo questa accezione, fare la guerra a tutto ciò che in lui non risulta conforme al "giusto" modello di essere umano; significa ostacolare, deviare, correggere i suoi comportamenti spontanei finché il bambino non si adegua ad uno stile e delle abitudini ritenute "normali".
Alzi la mano chi si ritrova in queste parole. Sin dall'inizio della nascita del mio bambino ero corsa nel dubbio se le mie decisioni riguardo l'allevamento fossero giuste o meno. Continuavo a ripetere a me stessa, giustificandomi, che cosi piccoli non hanno vizi. Allattamento a richiesta e co sleeping solitamente viene visto in modo scorretto. Mio figlio finora non aveva mai pianto, finche' un giorno ho ritenuto corretto insegnarli a dormire da solo. Ed e' stata la prima volta che ha pianto di notte, cosi' ho iniziato a pormi delle domande. E' giusto fare questo a mio figlio? La prima cosa che mi e' venuta in mente e' stato che non fosse pronto, e chi lo sarebbe a sei mesi. Leggendo molto, ed essendo una malata di informazioni, ho trovato il nome del modello educativo al quale facevo riferimento. L' attachment parenting. Non significa viziare un neonato. Avete mai sentito parlare di esogestazione? Il neonato subisce il trauma della nascita, e non essendo adatto alla sopravvivenza nel mondo esterno, esso necessita' della cura fisica e affettiva della madre. Un periodo che dura nove mesi, avete sentito bene. Per nove mesi il bambino necessita il contatto della madre, sentire il suo battito, adattarsi ai suoi ritmi di sonno. Portare il bambino con se all'interno della fascia porta bebe' e' una buona abitudine, favorisce la tranquillita' del neonato sentendo vicino a se la madre, e utile e comoda per la mamma non costretta a tenere in braccio il bambino troppo a lungo o ancora peggio, seduti sul divano. Non avrete un neonato con la testa piatta a forza di stare sdraiato nella carrozzina a fissare il soffitto. E la stessa comodita' che mi ha permesso di allattare Gael all'interno della fascia mentre camminavo, sul tram o in casa. Se masticate un poco di inglese vi invito a leggere questo articolo, dove chiarisce i dubbi sulla postura e i benefici all'interno della fascia.
L'altro punto controverso e' il co sleeping, visto come la peggior cosa per una coppia. Un bambino non mina l'intimita' dei genitori se dorme nel lettone, ci sono 101 modi di mantenere vivo il rapporto, noi ad esempio abbiamo tolto una sbarra al lettino ed attaccato al nostro, cosi bimbo dorme sereno, e noi abbracciati nel lettone come sempre. Al primo mugolio mi avvicino e lui nemmeno si sveglia, mangia dormendo e quando sono io invece ad essere troppo stanca e' lui che si avvicina e si attacca da solo. Mamma riposata, bambino riposato, famiglia felice. Non fate l'errore mio di guardare i figli degli altri che dormono da soli nella culla, a patto pero' di lasciarli piangere, tanto si abituano. O riempirli di acqua e tisane per far rispettare le tre ore tra un pasto e l'altro.
Ma torniamo all' attachment parenting. Termine coniato da William Sears, che promuove la connessione con il neonato tramite il contatto pelle a pelle, allattamento materno, baby wearing e co sleeping. Assecondare il proprio figlio, oggi e' visto come il viziare, piegarsi o diventare schiavo del bambino. Questo in una cultura che fin non troppo tempo fa faceva l'esatto contrario, e che oggi invece fanno molte altre culture. Rispettare i bisogni dei piccoli. Lo sapevate che il mei tai e' tipico della Cina, cosi come le fasce in Africa oppure l'ano:ne in Giappone? Oppure che nello stesso Giappone i bambini dormono con i genitori fino all'eta' dei due anni? Intorno alla nostra cultura invece, quella occidentale, questo e' visto come un film dell'orrore. Un neonato deve imparare a dormire da solo, al buio, a sfogarsi piangendo, a stare sempre immobile sdraiato, a cavarsela da solo. Invito vivamente a leggere questo altro articolo da dove ho preso la frase ad inizio post, se avete dubbi se dare l'amore e le attenzioni che ritenete giuste ma la societa' vi insegna il contrario. Ci sono i perche' oggi la nostra societa' ci impone un modello del tutto errato sulla cura del neonato.
Se volete approffondire , vi consiglio di leggere Besame Mucho di Carlos Gonzales.
Da madre, ritengo giusto di ascoltare mio figlio, di incentivare ed assecondarlo nei suoi bisogni. Nel farlo crescere con empatia, come dice l'articolo precedente.
3 replies
sono assolutamente d'accordo con te. Sono sempre dalla parte delle mamme consapevoli di quello che fanno perchè ascoltano i loro figli.
RispondiEliminaGrazie cara :)
EliminaIl fatto che Gael é sempre felice e sorridente vuol dire che ha proprio una brava madre!
RispondiElimina