- luglio 31, 2013
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- luglio 28, 2013
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Sono madre e sono ansiosa. Lo ero già prima, ma da quando è nato Gael le mie paure sono cresciute del duecento per cento. Cosi prima di salire in barca ho cercato nei negozi della zona un giacchettino salvagente per Gael, ma da nessuna parte sono riuscita a trovarlo. E sono salita in barca con paura che il pupo volesse saltare giu! Me lo sono tenuto stretto tutto il tempo e non so quanto si sia goduto l'esperienza, ma io non molto sinceramente. E' vero, dovrei rilassarmi un po' di piu e godermi il momento.
- luglio 28, 2013
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Il co sleeping mi ha permesso di dormire (quasi sempre) almeno otto ore di fila, a volte anche dieci. Questo perchè il bimbo si attaccava da solo durante la notte, ma ora che è cresciuto... "Houston, abbiamo un problema".
Una mattina apro gli occhi e mi trovo il bimbo in piedi tra la sua culla (senza sbarra) ed il lettone, era caduto e mi guardava mentre noi dormivamo. Un'altra mattina, il pupo cade dal lettone. Una notte l'ho trovato che dormiva ai piedi del lettone.
Se il co sleeping era favoloso quando lui non si muoveva di notte oggi è diventato una nostra preoccupazione.
Nel lettino non dorme, amen. I cuscini non lo arginano, una barriera non servirebbe molto visto che come un razzo arriva ai piedi del lettone e si tuffa giu. Togliere il letto e dormire col materasso a terra? Dire addio alla tirata unica e metterlo nel lettino tra urla e pianti? Smontare il lettino e fare il letto montessoriano per lui? Mentre pensiamo alle mille opzioni, noi abbiamo detto addio alle nostre fughe romantiche notturne per brevi ma intense sessioni "d'amore". Cosi pero' siamo ancora piu preoccupati che lui non si muova durante la notte e provi a gettarsi dal lettone.
Non so come faremo, ma qui urge una soluzione al piu presto!
Una mattina apro gli occhi e mi trovo il bimbo in piedi tra la sua culla (senza sbarra) ed il lettone, era caduto e mi guardava mentre noi dormivamo. Un'altra mattina, il pupo cade dal lettone. Una notte l'ho trovato che dormiva ai piedi del lettone.
Se il co sleeping era favoloso quando lui non si muoveva di notte oggi è diventato una nostra preoccupazione.
Nel lettino non dorme, amen. I cuscini non lo arginano, una barriera non servirebbe molto visto che come un razzo arriva ai piedi del lettone e si tuffa giu. Togliere il letto e dormire col materasso a terra? Dire addio alla tirata unica e metterlo nel lettino tra urla e pianti? Smontare il lettino e fare il letto montessoriano per lui? Mentre pensiamo alle mille opzioni, noi abbiamo detto addio alle nostre fughe romantiche notturne per brevi ma intense sessioni "d'amore". Cosi pero' siamo ancora piu preoccupati che lui non si muova durante la notte e provi a gettarsi dal lettone.
Non so come faremo, ma qui urge una soluzione al piu presto!
- luglio 26, 2013
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Gael o Mr. Simpatia.
Va cosi questa settimana, febbre, pianti, denti, caldo. Nemmeno sotto la doccia che è il suo momento preferito riesce a sorridere. Ma almeno ha imparato a dare i bacini ed io mi sciolgo.
- luglio 23, 2013
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L'afa di questi giorni mi porta indietro nel tempo, esattamente ad un anno fa. Ricordo che col pancione e quasi venti chili in piu l'unica cosa che volevo era partorire. E per un periodo di tempo avevo anche perso il senno, discutevo con chiunque provasse a dire che avrei partorito in fretta, che tutte lo hanno fatto e che di dolori non si muore. Se certo, bravi a dire cazzate.
Comunque come dicevo, un anno fa avevo i piedi grossi come cotechini, a malapena potevo camminare (vedi emorroidi), non riuscivo a dormire ed ero ossessionata dai cubetti di ghiaccio. Poi avvenne il giorno tanto atteso, e dopo giorni di false contrazioni anch'io ho dato alla luce il mio piccolo cucciolo di uomo. Ma c'è qualcosa di davvero strano, tutto il tempo che ho trascorso in sala parto era come se non ci fossi, non ero io a partorire, non avevo nessun coinvolgimento emotivo. E' anche vero che ero stremata dal dolore, che la mia mente era completamente offuscata ed avevo un solo pensiero in testa: "tiratemelo fuori!". Non provavo quella emozione di vederlo nascere, non provavo niente se non sollievo quando ormai era finita, finalmente. Cosi la mia mente sottoposta a grande stress fisico ha staccato la spina dai connettori emotivi, ed io ero un automa fissa nel compiere il mio lavoro. Suona un po' esagerato, ma rende comunque l'idea.
Chissà quante hanno avuto parti difficili, oppure come me erano emotivamente vuote. Penso che nelle situazioni di gran ansia, paura, stress molti di noi hanno vissuto momenti in terza persona, hanno ricordi offuscati o completamente assenti. Ho vissuto il mio parto in tal modo, molte cose nemmeno le ricordo. Non ricordo assolutamente il secondamento, non ricordo nessuna voglia di spingere, non ricordo cosa io e mio marito abbiamo parlato per undici ore in stanza.
A volte va cosi, uno sogna il parto super emotivo, lacrime, baci e sguardi ed invece finisce che nemmeno hai realizzato che eri proprio tu che partorivi.
- luglio 22, 2013
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Mentre Gael dorme per la seconda volta oggi pomeriggio, ho deciso di mettermi in cucina e preparare un dolce, sempre della tradizione sudamericana facilissimo da preparare. La leche asada, o latte cotto, è un dolce della famiglia dei budini che si prepara in pochi minuti e si cucina in forno. A voi la ricetta!
Ingredienti per 6/8 persone:
- 6 uova
- 1 litro di latte
- 1 tazza di zucchero
- 2 rametti di cannella o due gocce di estratto di vaniglia
- 3/4 tazza di zucchero per preparare il caramello
Prescaldare il forno a 200 gradi. Mettere in una pentola il latte, lo zucchero, cannella e le sei uova intere, mescolare energicamente con una forchetta o usare a velocità bassa lo sbattitore per pochi secondi, finchè il tutto è ben mescolato. Mettere sul fuoco e far appena bollire, senza lasciar il latte salire. Mettere a parte la pentola e preparare il caramello mettendo sul fuoco a fiamma bassa su una padella a fondo alto lo zucchero finchè non prende un colore marroncino. Velocemente prendere una pirofila e versare sul fondo il caramello e successivamente il composto di latte, uova e zucchero.
Infornare per circa 30/45 minuti, controllare che la superficie sia completamente dorata ed infine infilzare un coltello, se questo esce "pulito" allora ha raggiunto la cottura esatta. Spegnere e lasciare raffreddare, infine mettere in frigo per circa un'ora prima di servire.
Buon appetito.
- luglio 21, 2013
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Oggi abbiamo trascorso un sabato alla ricerca delle decorazioni per il compleanno di Gael che festeggia tra un paio di settimane il suo primo compleanno, abbiamo fatto un salto al parco di Antibes ed infine concluso con una grigliata tra amici. Tutto il giorno il piccolo ha voluto SOLO le braccia di papà! Ha sofferto la sindrome dell'abbandono paterno quando il papà è sceso in macchina, e per la mia gioia ho tirato un sospiro di sollievo. Per un giorno intero non ha cercato le mie tette.
- luglio 21, 2013
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- luglio 19, 2013
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